Recensioni

Da: Il Quotidiano
Del: 12 Luglio 2003
Titolo: I COMPLIMENTI DI CIAMPI

Arrivano i complimenti del Presidente della Repubblica per gli organizzatori della mostra "Popoli ed Arte dal Mondo", visitabile in questi giorni alla Casa delle Culture nell'ambito delle manifestazioni per la Festa delle Invasioni. Della iniziativa è stato colto il significativo contributo alla conoscenza di popoli ed usi dei più diversi e quindi alla creazione di una coscienza collettiva della comprensione e della tolleranza. A Giuseppe Di Mauro, curatore della mostra, è arrivato dal Quirinale un telegramma a firma di Gaetano Gifuni, Segretario generale della presidenza della Repubblica. Questo il testo: "Il Presidente della Repubblica rivolge un vivo apprezzamento agli organizzatori della Mostra "Popoli ed Arte dal Mondo". Occorre promuovere l'impegno delle Istituzioni e della società civile per realizzare una cultura del dialogo, dello scambio e dell'integrazione, nel rispetto delle diverse identità dei popoli. Con questi sentimenti il Capo dello Stato invia agli organizzatori dell'iniziativa e a tutti i partecipanti un augurio ed un saluto molto cordiali"

Da: Il sito www.invasioni.org
Del: 10 Luglio 2003
Titolo: POPOLI ED ARTE DAL MONDO

L’intento e fine ultimo di una mostra etnografica sono quelli di cercare di far comprendere, più che conoscere, la realtà di popoli molto lontani da noi per cultura, tradizioni e quotidianità. Il suo limite è quello di non potere rendere le emozioni che si provano vivendo, anche per un attimo,uno scampolo della vita di queste genti. Si può solo immaginarlo e, se ci si lascia trasportare, sognare. La mappa attuale delle popolazioni che vivono sulla Terra è il frutto di ripetuti “flussi migratori”, che hanno dato luogo a mescolanze varie tra genti emigrate e locali producendo caratteristiche fisiche e somatiche diversificate. Molti popoli, una volta fermatisi, hanno fatto proprie quelle terre coltivandole. Alcuni hanno continuato a vagare in modo “circolare”: questi sono i nomadi, che non coltivano la terra ma la sfruttano, vivendo di pastorizia e scambi con le genti sedentarie. Sia nomadi che sedentari nel tempo hanno sviluppato culture proprie tipiche della loro condizione di vita. I sedentari per migliorare le loro terre e per salvaguardare il raccolto si sono affidati ai riti propiziatori ed alla benevolenza degli dei, delle stelle e degli antenati. Quasi sempre la quotidianità in ogni modalità di vita è stata scandita e regolata oltrechè da ritmi musicali anche da espressioni artistiche figurative di vario genere sia su elementi d’uso ricorrente che occasionale. In un mondo che cambia sempre più rapidamente in epoca, cosiddetta civile, c’è un altro mondo, piccolo, che si allontana con altrettanta rapidità, ignorato, come spesso vuole essere, dall’uomo tecnologico. Viene spontaneo chiedersi: chi avrà la meglio? La mostra vuole essere un invito a conoscere ciò che è patrimonio di tutti: l’Uomo, anche quello attraverso cui, noi “civili”, siamo passati nel divenire.


Da: Il Quotidiano
Del: 8 Luglio 2003
Titolo: FETTE DI MEMORIA DI OGNI CIVILTA

Da ieri a Cosenza le foto scattate da Giuseppe Di Mauro negli ultimi 25 anni in giro per il mondo Si narra che i Tuareg portino il turbante a seguito del primo lontanissimo soffio di femminismo che privò le loro donne dell’obbligo di coprire il proprio capo e conferì ai maschi questo compito, sarebbe stato dopo l’ennesima sconfitta riportata nel deserto contro gli invasori, che legittimò le compagne deluse per l’indebolimento dei loro uomini a spogliarsi dell’ornamento femminile e a consegnarlo loro, in senso di disprezzo. Vivrebbe da allora per il popolo Tuareg il matriarcato. E’ una leggenda che Giuseppe Di Mauro ci regala, rovistando nella memoria carica di aneddoti e storie raccolte in giro per il mondo. Venticinque anni di viaggi avventurosi che da ieri trovano un’oasi alla casa delle Culture, momentaneo riparo per oggetti e fotografie in cibachrome, capaci di rievocare feste di un pianeta variopinto e variegato, come può esserlo la natura umana. Un tuffo nel cuore e nel sentire delle genti di ogni dove, unite dall’unico filo comune del vivere lontano dai canoni occidentali della civiltà. Riaffiora, così, rinvigorito il contatto con la natura, il legame con la terra e i suoi munifici frutti, il rapporto forte “diretto”, con la divinità e, poi, l’arte, quel senso del bello, quella ricerca dell’ornamentale anche nelle cose più umili, negli oggetti più quotidiani: le ciotole di zucca decorate con frammenti di foglie che disegnano palmeti, gli scudi di pelle di rinoceronte arricchiti con borchie sistemate geometricamente, le stoffe povere impreziosite dalla fantasia che le rende simili al velluto, le collane femminili di zanne e semi, i copricapo di piume… Una passeggiata etnica dall’Amazzonia al Tibet, dallo Zaire al Perù, che regala i preziosismi delle porcellane cinesi, o dei ricami d’argento delle scarpe e degli abiti da cerimonia turchi, o dei gioielli siriani, accompagnati dalle numerose indicazioni dei pannelli, che si divertono ad arricchire il percorso con storie e leggende affascinanti. Come quella che spiega il perché gli uomini temono la morte e la lepre ha il labbro spaccato: fu la Luna a picchiarla per avere preso in giro l’umanità raccontando che non vi è una vita ultraterrena. Fiabe, miti, racconti germinati dalle diverse culture che legano agli elementi comuni fette di umanità che da sempre crede, spera, vive, ha paura, lotta circa i medesimi temi in diversi spazi temporali e geografici. La mostra etnografica “Popoli ed Arte dal Mondo”, viaggio attraverso il variopinto panorama umano, li riunisce in un bouquet espositivo che privilegia il particolare, andando a caccia di quelle microrealtà che resistono al fiume in piena del progresso. Visitarla significa abbandonarsi alla lettura di criteri di vita opposti, ed affascinanti e scoprire per esempio che il sole e la luna vivono in cielo perché una volta erano grandi amici e…, ma queste storie è sicuramente più bello coglierle direttamente lì.


Da: La Gazzetta del Sud
Del: 8 Luglio 2003
Titolo: E’ TEMPO DI INVASIONI

Il festival multietnico alla sua sesta edizione Ad iniziarci al clima delle invasioni è stata una mostra etnografica dal titolo “Popoli ed Arte dal Mondo”. L’esposizione presentata ieri, è stata curata da Giuseppe Di Mauro, e potrà essere visitata fino al 21 luglio alla Casa delle Culture, oltre 250 testimonianze d’arte vissuta. “Un viaggiatore “ così ama definirsi Giuseppe Di Mauro, non un “collezionista”. Geloso custode dei suoi reperti con quella stessa passione che lo guida durante i viaggi, racconta le sue scoperte. Un percorso che attraversa 4 continenti, 30 paesi, 50 popolazioni. Un variopinto panorama umano che va alla ricerca di un’essenza comune agli uomini sin dalle origini: l’esigenza di creare arte e cultura. Ornamenti sculture, tessuti, strumenti musicali, oggettistica e foto, ricostruiscono la mappa e la geografia delle popolazioni attuali frutto di ripetuti flussi migratori. “Protagonista l’uomo, ha spiegato Di Mauro, colto nel suo intimo legame con l’ambiente, artista e artigiano, rispettoso della natura, in contrapposizione a quella civiltà che si dice “avanzata”.

Da: La Gazzetta del Sud
Del: 24 Luglio 2003
Titolo: MOSTRA “ARTE DEI POPOLI” BUON SUCCESSO DI PUBBLICO

Ha ottenuto un buon successo di pubblico la mostra “Popoli ed Arte dal Mondo” allestita nell’ambito della Festa delle Invasioni a cura dell’Amministrazione comunale. La mostra era stata inaugurata il 7 Luglio scorso, giorno di apertura della Festa delle Invasioni e si è chiusa domenica 21 luglio. La pregevole raccolta di foto ed oggetti curata da Giuseppe Di Mauro, ha registrato la visita di un migliaio di persone rimaste ammirate e molti lo hanno testimoniato sul libro degli ospiti, dalla espressività che ogni manufatto e le bellissime immagini hanno saputo trasmettere raccontando di affascinanti mondi, costumi ed usi di popoli di paesi di quattro continenti”. Si è trattato di una mostra che è stata senza dubbio una delle più visitate fra quelle ospitate nei sei anni di attività della Casa delle Culture, nonostante il periodo estivo che orienta il pubblico preferibilmente verso la fruizione di spettacoli o eventi all’aperto.

Da: La Sicilia
Del: 12 Dicembre 2002
Titolo: TELETHON

Oggetti e fotografie in Popoli e arte dal mondo” In occasione del prossimo evento di Telethon, finalizzato alla raccolta di fondi per sostenere la ricerca nella lotta contro le distrofie muscolari, presso la BNL sede di Catania, venerdi dalle 17,00 alle 22,00 e sabato dalle 10 alle 24,00 verrà allestita in forma ridotta la mostra etnografica denominata “Popoli ed arte dal mondo”. La mostra (ne è autore e curatore Giuseppe Di Mauro) si compone di una sezione oggettistica ed una fotografica, integrate da una serie di monografie. Verranno esposti alcuni dei 300 reperti, delle 100 foto e delle 50 monografie di cui è composta la mostra nella sua versione originale e che tratta di arte e cultura presso minoranze etniche di Americhe, Africa medio Oriente ed Asia.

Da: La Sicilia
Del: 14 Marzo 2001
Titolo: TAORMINA SI E’ TRASFORMATA IN UN “VILLAGGIO GLOBALE”

Fino al 25 Marzo l’ex chiesa del Carmine ospiterà la mostra itinerante dal titolo ”Popoli ed Arte dal Mondo”.
Esposti manufatti provenienti da cinque Continenti. Basta andare in questi giorni nei locali dell’ex chiesa del Carmine per potere realizzare, in poco tempo, un ideale viaggio tra le più disparate culture. Nell’antico edificio ubicato proprio nel “cuore” di Taormina, è stato avviato il circuito della mostra etnografica e multietnica intitolata semplicemente “Popoli ed Arte dal Mondo”. L’esposizione è ovviamente in varie ed interessanti sezioni. Nella parte dedicata all’oggettistica si trovano oltre 200 pezzi (ornamenti, tessuti, maschere, sculture, strumenti musicali, oggetti rituali ed altre testimonianze etniche). Nel reparto dedicato alla fotografia, si possono ammirare, invece, oltre 100 stampe a colori (foto d’insieme, paesaggi e ritratti che sono espressione delle particolari caratteristiche somatiche dei popoli osservati). Nelle monografie contenute in circa 40 pannelli, si possono infine avere dettagliate ed utili informazioni sulle caratteristiche culturali delle etnie rappresentate nella mostra. Si tratta, dunque, di una serie consistente di materiale informativo che vuole dare un importante spaccato dei modi di essere dei popoli lontani. “Questa mostra itinerante – ha detto, in proposito, l’Assessore comunale alla Cultura, Francesca Gullotta – rappresenta il dialogo che si deve instaurare tra le varie culture. Questa è la vera strada della civiltà e della pace. Tutto ciò significa anche sapere che, accanto alle identità etniche, esiste forse un’integrità comune da costruire, perché il nostro mondo è formato prima di tutto da concittadini e non da consanguinei”. Conoscere, dunque la realtà che ci sta accanto serve a comprendere modi di essere e peculiarità del carattere di varie genti, caratteristiche, queste, con le quali le altre popolazioni possono convivere senza grandi patemi d’animo. All’insegna di questo alto messaggio, che tende ad una superiore pace mondiale, è stata ispirata questa esposizione, che come ha affermato Giuseppe Di Mauro, direttore artistico dell’iniziativa, “riesce a tracciare il concetto dell’uomo nomade per arrivare, poi, ai momenti della cultura sedentaria”. I più impensabili luoghi della terra si raccontano attraverso gli oggetti quotidiani che, però, riescono a trasformarsi quasi in opere d’arte ed “ambasciatori” di quel luogo, soprattutto per la ricercatezza nella costruzione. Sarà possibile curiosare tra manufatti raccolti in varie località del globo fino al 25 Marzo. La manifestazione è stata patrocinata dal Dipartimento degli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, col contributo dei Comuni dove la mostra sarà realizzata e dell’Assessorato regionale al Lavoro, Emigrazione e Immigrazione.

Da: La Sicilia
Del: 9 Dicembre 1998
Titolo: VIAGGIO VARIOPINTO NELLA STORIA UMANA

La mostra etnografica “Popoli ed arte dal mondo” preannuncia un “viaggio” attraverso il variopinto panorama umano. E, mantenendo fede a quanto promesso da Giuseppe Di Mauro che della mostra è ideatore e realizzatore, accade veramente ai visitatori che in questi giorni affollano l’aula magna della scuola media “Rosso di San Secondo” di “ritrovarsi” in mondi sconosciuti, davanti a scenari affascinanti colti con maestria dalla macchina fotografica, in presenza di oggetti visti magari nelle rappresentazioni cinematografiche. Accade così di apprendere che l’uomo bianco che mette piede nelle Americhe viene chiamato “Pahama” , che gli Hopi fanno parte degli indiani Pueblo, che i “figli del sole” sono stati quelli che diedero vita all’impero Inca, che gli “uomini blu” erano della razza Tuareg, che gli Hunza vivono nel Pakistan, che Amarnath per gli indiani induisti è un luogo sacro dove si recano i pellegrini. Un “viaggio” intorno al mondo che è possibile fare gratuitamente sino a sabato prossimo, andando a visitare la mostra promossa dall’assessorato comunale alle politiche giovanili: vi si possono vedere ornamenti, sculture e strumenti musicali di raro pregio. Tutte cose raccolte da Giuseppe Di Mauro, un catanese di 52 anni che ha sempre coltivato l’interesse per la natura. Ciò lo ha portato in giro per il mondo, spingendosi in luoghi a volte disagiati e remoti per conoscere ambienti selvaggi e popolazioni dalle culture arcaiche intatte. In queste circostanze ha prodotto decine di reportages fotografici con i quali divulga gli angoli della terra visitati. “particolarmente interessanti, commenta il preside Enzo Cusumano, sono state le visite fatte dagli studenti delle scuole medie della città che hanno avuto la possibilità di ascoltare anche la descrizione e gli aneddoti raccontati dallo stesso Di Mauro.